ANALISI SULL'ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE 04-06-2023
[Scritto da Valentino Valiera il 04.06.2023]
Il Fair-Value del mercato immobiliare rivela una leggera sottovalutazione dello stesso, di circa il 10% rispetto alla congiuntura macroeconomica dei mercati, ciò significa che il calo avvenuto nell’ultimo anno, ad oggi è un po’ eccessivo, aspettiamoci quindi una ripresa per i prossimi mesi.
L’andamento del DNA sul ciclo economico ci fornisce la conferma di questa sottovalutazione e ne prevede un recupero rialzista fino alla fine del mese di luglio 2023 per poi ristabilizzarsi al ribasso fino a fine anno.
La situazione di crisi del Mercato Immobiliare che si ripercuote dallo scorso anno è stata determinata dal crollo drastico della massa monetaria da parte della BCE e dall’aumento dei tassi d’interesse a breve, con lo scopo di contenere l’inflazione che era arrivata a toccare livelli a due cifre percentuali, troppo oltre i valori corretti del 2% che l’economia dell’eurozona si può permettere.
Tuttavia le previsioni all’attualità sono per un rientro nei valori standard per il primo quadrimestre del 2024, come si può notare dall’andamento dei tassi di lungo rappresentati nella bussola immobiliare, la cui previsione ad oggi è del 2,3% per il periodo su citato.
Da quanto sopra espresso è mio parere che per l’anno in corso il trend immobiliare sarà per una lateralizzazione ribassista fino a fine anno 2023, di consolidamento dei valori conseguiti, per poi ripartire nella crescita in occasione dell’avvio del nuovo ciclo economico.
E qui si entra in un terreno minato che lascia spazio a diversi scenari tutti plausibili e la cui validità sarà determinata dal teatro macroeconomico che la BCE sceglierà di attuare, appunto al realizzarsi dei fattori sopra narrati.
Il DNA sul ciclo ventennale ci evidenzia un punto di svolta del ciclo economico stimato per la fine dell’anno 2023 in corso, precisamente verso la fine del mese di novembre prossimo a venire.
Allora come possiamo far coniugare il DNA sul ciclo economico a 5 anni, visto precedentemente, che prevede il termine verso la fine dell’anno 2025, col DNA sopra espresso relativo al ciclo ventennale? Una precisazione è d’obbligo, riferita al fatto che i cicli superiori solitamente sono sempre più affidabili dei cicli sottostanti e più brevi, dato che in relazione alla possibilità di una riduzione dell’inflazione, ovvero ad un aumento della massa monetaria, quindi a delle scelte di politica monetaria espansiva da parte della banca centrale, si potrà interrompere anzitempo lo sviluppo ribassista del ciclo economico, determinandone il successivo inizio del nuovo, che in questo caso vedrebbe il mercato immobiliare ripartire con un forte rialzo.
Altro fattore da tenere sott’occhio è lo spread, dato che fino a ché riuscirà a stare sotto i 200 pb la tranquillità del mercato immobiliare è pressoché assicurata.
Come al solito senza denaro l’economia frena!